Tutto è protetto da crittografia end-to-end, quindi la stessa Google non può accedere ai dati oppure identificare i dispositivi che vengono coinvolti nel procedimento di localizzazione. Non solo, visto che i tracker vengono spesso utilizzati per scopi illeciti, viene proposta già una soluzione preventiva anti-stalking che avverte se un tracciatore si sta spostando con un utente, inoltre viene limitato il numero di richieste di posizioni aggiornate, proprio per evitare che diventi un indicatore in tempo reale potenzialmente pericoloso.
I dispositivi e i tracker compatibili
Oltre alla piena compatibilità con qualsiasi dispositivo con sistema operativo Android, che richiede l’installazione dell’apposita app compatibile da Android 9 in su, Find My Device funziona con tracker di terze parti che abbiano il bollino “Works with Android” quindi per il momento con tag come Pebblebee Clip, Card e Tag, Chipolo One Point e One Card, Eufy SmartTrack Link for Android e SmartTrack Card for Android oppure JioTag Go oltre che con cuffie come JBL Tour Pro 2 e Tour One M2 oppure Sony WH-1000XM5. La lista diventerà più estesa a breve e potrebbe contare anche su simil-AirTag di Google, che potrebbero essere ufficializzati a maggio in occasione del Google I/O 2024.
Quando si potrà utilizzare in Italia
Per il momento Find My Device debutterà in Usa e Canada, ma dovrebbe giungere anche a noi a stretto giro di posta, così da fornire un’alternativa basata su Android a Dov’è di Apple.
Fonte : Wired