Oggi va di moda che qualunque personaggio famoso, dalle star di Hollywood, ai politici nostrani, parlino di cibo e di ricette (oppure facciano il vino in qualche pezzo di terra). Ma nel passato è più difficile focalizzare l’occhio su quali fossero i gourmand e i foodies ante litteram, i personaggi noti che si dilettavano in cucina o in tavola.
Dal cinema alla tavola: l’amore di Tognazzi per il cibo
Uno di questi fu, senza dubbio, Ugo Tognazzi. Tra gli attori più proliferi e rilevanti della sua epoca, la produzione artistica di Tognazzi fu sconfinata, e toccò non solo il cinema ma anche la televisione, la radio, il teatro. E la cucina. Tognazzi era infatti risaputamente un amante della buona tavola. Non solo: era lui stesso un appassionato cuoco, tanto che si annovera un episodio in cui avrebbe detto che avrebbe dovuto abbandonare la sua carriera d’attore al punto giusto per diventare il più grande cuoco d’America, magari anche del mondo. Nella prefazione di uno dei suoi volumi scrisse “l’attore? A volte mi sembra di farlo per hobby. La cucina ce l’ho nel sangue”.
Tognazzi, cuoco e amante della gastronomia di altri tempi
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Protagonismi a parte, Tognazzi riversava la sua passione per la cucina nell’organizzazione di cene in cui si dilettava a preparare piatti nella sua Villa di Velletri per gli amici, del cui compiacimento era estremamente felice. Prendeva i suoi prodotti da un amato frigorifero in legno, in cui stipava ogni sorta di prelibatezza e per il quale nutriva una sorta di riverenza sacra. Inoltre scrisse quattro libri (ormai introvabili, per collezionisti) dedicati proprio alla gastronomia: L’abbuffone, Storie da ridire e ricette da morire (1974), Il rigettario, Fatti misfatti e menù disegnati al pennarello (1978), La mia cucina (1983) Afrodite in Cucina (1984) e fu per dieci anni direttore di una rivista gastronomica, Nuova Cucina. Anche in questo Tognazzi fu precursore: oggi si vedono diversi ricettari e programmi di cucina firmati da personaggi famosi, ma fino a mezzo secolo fa non era così consueto. Nel 2022 gli è stata tributata anche una mostra, “Ugo Tognazzi Gourmet” per onorare questa passione laterale della sua vita.
L’abbuffone, il libro di ricette di Tognazzi
Il più famoso dei quattro testi pubblicati da lui fu proprio il primo, L’abbuffone, che seguì di un anno l’uscita del film La grande abbuffata, in cui quattro amici (tra cui Tognazzi) si rinchiudono in un appartamento parigino per darsi alla pazza gioia. Noto per essere imprevedibile e talentuoso, Tognazzi si dilettò anche con la carbonara, come racconta in questo libro, che avrebbe preparato lui stesso durante la promozione di un film negli Stati Uniti negli anni ‘60. Per compiacere il gusto dei presenti, Tognazzi preparò quella che lui definì una “carbonara americana” arricchita da un numero di ingredienti oggi impensabili e libera dall’isterico dogmatismo che ne ha fatto un piatto feticcio per i social e un ridicolo altarino per intransigenti. Non a caso, fu molto apprezzata dai presenti.
La carbonara americana di Ugo Tognazzi
Tra gli ingredienti di questa carbonara che, solamente oggi definiremmo eretica, c’erano oltre a uova, pepe e pecorino, anche bacon, prosciutto crudo, panna liquida, una noce di burro, peperoncino, parmigiano, cognac o brandy. Sicuramente un piatto non leggero ma realizzato con un gusto vicino alla cucina di quei tempi e di quei luoghi. Tognazzi tra le sue memorie ricorda di averla preparata con degli spaghettini e dà dosi e ricetta per 6 persone. La preparazione anche diverge dalla ricetta più recente. Sostanzialmente si crea una crema “densa” con formaggi, panna, sale, pepe e peperoncino. Poi si fa friggere in padella sia bacon che prosciutto (ma del resto, dove avrebbe dovuto trovarlo il guanciale in America Tognazzi negli Anni ’60?), si mette la pasta a bollire e la si scola sia nella crema che nei salumi soffritti. Infine una noce di burro e un goccio di cognac (o brandy).
Assaggiare la carbonara di Tognazzi da Eggs a Milano, il 6 aprile
Oggi qualcuno griderebbe allo scandalo, più sui social che nella vita reale. E infatti in occasione del Carbonara Day, il 6 aprile 2024, la chef Barbara Agosti da Eggs a Milano (recente apertura che da Roma Trastevere ha doppiato anche lì) preparerà proprio questa ricetta, insieme con lo storico della gastronomia Luca Cesari ed il giornalista Alessandro Trocino. Nel suo ristorante, tutto dedicato alle uova, non mancano tipologie di carbonare di tutte le fogge, compresa la carbonara originale del 1954, la ricetta comparsa per la prima volta in Italia su La Cucina Italiana, con tonnarello acqua e farina, pancetta rosolata, aglio in camicia, uovo, gruviera che si trova stabilmente in carta nel suo ristorante (mentre quella di Tognazzi verrà realizzata solo per questa occasione).
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Fonte : Today