L’altro elemento determinante è la spazzola anteriore a tripla azione, che si estende per l’intera larghezza del robot (molti altri modelli si limitano alla sezione centrale, convogliando in quell’area la sporco tramite una spazzola laterale) per evitare accumulo di capelli e peli animali ed è la prima firmata Dyson che combina la spazzola Fluffy, per raccogliere i detriti più grandi sui pavimenti duri, i filamenti antistatici in fibra di carbonio, utili per catturare la polvere nelle fessure, e le setole rigide di nylon, con cui rimettere a nuovo i tappeti.
Le funzioni
Un aspetto delicato per gli aspirapolvere robot, specie per quelli di forma circolare, è la pulizia dei bordi, che Dyson assicura di aver perfezionato rispetto al passato grazie all’attuatore laterale automatico che entra in azione quando si avvicina al perimetro della stanza. Seguendo la parete grazie ai sensori, il 360 Vis Nav dispiega l’attuatore per raccogliere la polvere. Un’azione favorita dal design a forma di D, una delle principali differenze rispetto al precedente Heurist, con cui invece condivide i cingoli al posto delle ruote e l’anello di led che circonda la camera e si accende quando l’illuminazione è scarsa o nulla. Una funzione utile quando si guarda qualcosa in tv, ma anche se siamo fuori casa e dalle persiane filtra poca luce, oppure durante una pulizia notturna. In quest’ultimo caso si può impostare la modalità Silenziosa, che garantisce la maggiore autonomia in assoluto (65 minuti), anche se l’azione del robot resta troppo rumorosa.
Le altre modalità di pulizia sono Auto, Veloce e Boost, con la prima che si adatta ai livelli di polvere e dura fino a 40 minuti, la seconda ideale per pulire le aree aperte, mentre l’ultima aspira alla massima potenza ma, con batteria completamente carica, dura 12 minuti. Per scoprirlo c’è il piccolo monitor Lcd centrale, oppure l’applicazione My Dyson, con cui si possono creare e personalizzare le zone, impostare routine, programmare le pulizie e controllare il robot tramite comandi vocali, con Alexa o Google Home. Al termine di ogni pulizia, inoltre, l’app fornisce la mappatura dell’ambiente segnalando i punti più sporchi su cui Vis Nav ha insistito di più, permettendo di pianificare in maniera più dettagliata i successivi passaggi. Oltre a fornire lo storico delle pulizie, l’app è l’alleato migliore per gestire il robot in maniera affidabile e duratura, poiché con gli aggiornamenti software (in media ogni 10 settimane) permette di aggiungere funzionalità e risolvere eventuali problemi.
Fonte : Wired