La Russia ha accusato l’Ucraina di aver attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, dopo che tre droni esplosivi hanno colpito l’edificio di contenimento di uno dei sei reattori. L’impianto, il più grande d’Europa, si trova nell’omonima regione ucraina occupata ormai da due anni dalle truppe di invasione russe e viene usato illegalmente come base militare. Non solo: il suo perimetro ha già subito diversi bombardamenti da parte russa. Nessun attacco ha mai causato fughe radioattive, ma l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), ente intergovernativo delle Nazioni Unite, ha sottolineato come questi attacchi aumentino significativamente il rischio di gravi incidenti nucleari.
Scambio di accuse
Come riporta il Guardian, i servizi segreti ucraini hanno negato la responsabilità di un attacco, affermando che da tempo la Russia mette in scena false operazioni militari per far ricadere la colpa sull’Ucraina, colpendo le proprie posizioni. Ciò è accaduto già a Zaporizhzhia, ma anche nel caso della distruzione della diga di Nova Kakhovka, avvenuta nel giugno 2023 come atto di sabotaggio per rallentare la controffensiva ucraina. Tuttavia, non ci sono prove che possano verificare le affermazioni dell’intelligence ucraina sul recente attacco alla centrale atomica.
Il monito delle Nazioni Unite
Il direttore dell’Aiea, Rafael Grossi, ha scritto su X, l’ex Twitter, che le rilevazioni del personale dell’Agenzia a Zaporizhzhia hanno confermato le modalità dell’attacco, avvenuto con i droni, ma non ha attribuito alcuna responsabilità dell’incidente. “Come ho ripetutamente affermato, nessuno può davvero beneficiare o ottenere alcun vantaggio militare o politico dagli attacchi contro impianti nucleari. Attaccare una centrale nucleare è assolutamente vietato. Faccio appello fermamente ai decisori militari affinché si astengano da qualsiasi azione che violi i principi fondamentali che proteggono gli impianti”, ha ribadito Grossi.
I sei reattori della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono spenti da settembre, grazie alle pressioni dell’Aiea sulla Russia per garantire la sicurezza dell’area. Tuttavia, consistenti attacchi al sito potrebbero ancora causare incidenti nucleari di proporzioni enormi e conseguenze che ricadrebbero sull’Ucraina e su tutti i paesi circostanti.
Fonte : Wired