Il Fenerbahçe boicotta la Supercoppa di Turchia: gesto clamoroso dopo il gol segnato da Icardi

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In finale di Supercoppa di Turchia ha mandato in campo l’under 19 contro Galatasaray. Ma la partita è durata meno di un minuto. L’ex attaccante dell’Inter applaude in maniera polemica la decisione degli avversari di abbandonare il match.

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Il Fenerbahçe aveva annunciato una clamorosa protesta e l’ha messa in atto. In finale di Supercoppa di Turchia ha mandato in campo la formazione under 19 perché affrontasse il Galatasaray. Ma la partita è durata meno di un minuto. Dopo il gol lampo di Mauro Icardi la squadra ha abbandonato il campo, rifiutandosi di continuare l’incontro.

Una scelta che ha destato scalpore ma perfettamente in linea con la volontà da parte del Fenerbahçe di tenere il punto e non mollare nella propria battaglia. Cosa è successo? Semplice: vittoria assegnata ai giallorossi a tavolino dall’arbitro come da regolamento, possibile una raffica di sanzioni nei confronti del club di Istanbul.

Stucchevoli le immagini di esultanza dei calciatori del ‘Gala’ e dei suoi tifosi, che erano accorsi numerosi allo stadio di Sanliurfa (a più di mille chilometri dalla capitale) e si sono accontentati di vincere senza praticamente giocare. Eccezion fatta per una partitella di allenamento tra titolari e riserve convocati da Okan Buruk, di calcio vero ce n’è stato davvero poco da raccontare.

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A lasciare interdetti è anche l’applauso che l’ex attaccante dell’Inter fa agli avversari che gli passano davanti e guadagnano gli spogliatoi. Li guarda mentre lasciano il rettangolo verde poi se ne torna a metà campo assieme al resto dei compagni.

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Perché il Fenerbahçe ha metto in atto questa protesta così dura? Tutto nasce dalle roventi polemiche e dallo sdegno scaturiti dagli incidenti avvenuti durante la sfida con il Trabzonspor: i giocatori della società di Istanbul vennero aggrediti dai tifosi avversari, che fecero invasione scatenando una caccia all’uomo. La violenza di quei momenti fece il giro del mondo, le immagini furono scioccanti.

I vertici del club non si limitarono a denunciare ma si dissero pronti anche a decisioni senza precedenti come sganciarsi dal campionato turco per chiedere ‘ospitalità’ in un altro torneo continentale. Ovunque, ma non avrebbero voluto più giocare in un torneo e in una Lega dalla quale non si sentivano garantiti né adeguatamente tutelati. Opzione difficile, quasi impossibile, da attuare soprattutto nell’immediato. Mandare i ragazzi delle giovanili, invece, era la cosa possibile subito. E così è stato, compresa l’opportunità di fermarsi e non proseguire l’incontro.

Prima del match, il presidente del Fenerbahçe, Koc, aveva diffuso il proprio pensiero al riguardo attraverso un comunicato stampa. Accuse molto forti, parole che gridano giustizia e sottolineano la determinazione nel proseguire il piano di ‘ribellione’ a una situazione gravissima. “Le ingiustizie che abbiamo subito, il tentato linciaggio dei nostri calciatori nell’ultima trasferta fuori casa – dice Koc nell’elenco delle motivazioni – e il fatto stesso che tutto sia rimasto irrisolto mi fanno dubitare e mi rafforzano nell’idea di volerci ritirare dal campionato. Ci hanno detto: non preoccupatevi, troveremo i criminali… ma cosa è successo davvero?”.

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Fonte : Fanpage