Paul McCartney ha raccontato la storia della sua canzone preferita dei Beatles, Here There and Everywhere pubblicata nel 1966 nell’album Revolver. Una melodia cristallina nata da un momento di puro genio creativo inconsapevole, tipico di Paul McCartney. Un giorno raggiunge John Lennon nella sua casa di campagna a Weybridge per scrivere canzoni insieme, ma lo trova addormentato.
“Mentre aspettavo che si svegliasse, mi sono seduto fuori in giardino vicino alla piscina con la chitarra e ho iniziato a fare un giro di accordi in MI. Quando John si è svegliato la canzone era praticamente pronta”. L’ispirazione viene da God Only Knows dei Beach Boys, una delle sue canzoni preferite di sempre, soprattutto per l’introduzione e le armonie vocali vicine a quelle create da Brian Wilson. In una nuova puntata del suo podcast “McCartney: A Life in Lyrics”, Paul McCartney ha svelato un altro riferimento: “Ho pensato a Fred Astaire, che mi è sempre piaciuto. Al contrario dei discografici e dei produttori cinematografici che sono convinti che se uno è un bravo ballerino non può essere un cantante, io ho sempre amato la sua voce”. Da questo insieme di influenze, in circa venti minuti è nata una delle canzoni più perfette nella intera storia della musica, una sequenza di armonie, strofe e ritornello che in due minuti e ventisei secondi è in grado di fermare il tempo e rendere eterna e universale un’emozione condivisa dal mondo, quella dell’amore per una persona che si vorrebbe avere accanto: “Qui, là e ovunque”. Paul McCartney ha provato a spiegare il suo genio con un’immagine che colpisce per la sua poesia: “A volte quando scrivo mi sembra di seguire una scia di briciole che qualcuno ha gettato per terra. Vedo le prime, le prendo e vado avanti a raccoglierle sperimentando lungo il percorso. È come se seguissi la canzone invece di scriverla”.
Fonte : Virgin Radio