video suggerito
Dovrà essere risolta in Procura al lite fra i due (ex) amici in lite dopo una vincita al Gratta e Vinci da 5 milioni di euro.
11 CONDIVISIONI
“Se vinciamo, facciamo a metà“. Ma quando quella vittoria, da ben 5 milioni di euro, è arrivata veramente, non è stato così. Ma fra i due amici, due camionisti, un cinquantaquattrenne abruzzese e un quarantaduenne romano, dopo il biglietto vincente c’è stata una lite e poi la chiusura dei rapporti.
Il ritorno in Procura: “Voglio quanto mi spetta”
Oggi, però, il cinquantaquattrenne è tornato a chiedere quanto gli spetta. “Giocavamo insieme alla Romanina. Se vinciamo, facciamo a metà. Invece si è offerto di pagarmi un’officina, poi è sparito. Ma io ho il biglietto. Il numero 19 c’è. E con lui anche la vincita“, spiega l’abruzzese che, con un avvocato, ha deciso di portare il caso in Procura a Sulmona.
“La vincita può essere agevolmente documentata e documentabile, ad esempio mediante produzione del biglietto vincente che, unitamente ad altri significativi elementi, rende certo e reale il fatto”, ha dichiarato l’avvocato dell’uomo.
Leggi anche
Vincono 5 milioni di euro col Gratta e Vinci e poi litigano: uno tiene per sé tutti i soldi
La risposta dell’amico: “Tutto da dimostrare”
Non ha tardato ad arrivare la risposta dell’amico che, sul caso, ha fatto parlare il suo avvocato. “Ammesso che ci sia stata una vincita così cospicua e che questa sia stata fatta con il mio assistito, il tutto va dimostrato – ha spiegato il legale – Per il momento parlerei di vincita fantasiosa o addirittura fantasma”.
Ma nel frattempo il cinquantaquattrenne avrebbe già fornito la foto del biglietto fortunato agli inquirenti a cui spetta ricostruire l’intera vicenda. “Forse il collega non ne è stato ancora messo al corrente – continua il legale del cinquantaquattrenne, alludendo al frequente cambio di avvocati da parte del quarantaduenne – Ma la vincita esiste. Forse è lui che non è stato informato dal suo assistito”, ha sottolineato.
Lo scontro in Procura
Insomma, fra ricostruzioni, immagini e scambio di battute, la vicenda della vincita al Gratta e Vinci, che risale a qualche anno fa, sta per arrivare in tribunale. L’intera somma di denaro sarebbe stata ritirata dal quarantaduenne romano mentre l’amico, ed ex collega di lavoro, era sottoposto a cure mediche specifiche. È a lui che l’altro avrebbe comprato un’officina, da cui poi avrebbe rimosso l’attrezzatura, licenziato tre meccanici e tentato di asportare i macchinari insieme ai carabinieri. Ora spetta proprio alle forze dell’ordine e ai giudici fare chiarezza sull’accaduto.
11 CONDIVISIONI
Fonte : Fanpage