Cosa c’entra un ex calciatore con l’amministrazione giudiziaria della Giorgio Armani Operations

Alfredo Faieta 06 aprile 2024 13:48

La gogna dell’amministrazione giudiziaria decisa per porre fine a una catena di sfruttamento di manodopera cinese tocca anche un imprenditore dal profilo altissimo: Giorgio Armani. O Re Giorgio com’è spesso chiamato, uno degli italiani più conosciuti al mondo e talento assoluto nel settore della moda alla testa di un impero ancora indipendente che fa gola ai più grandi gruppi internazionali del settore. Eppure è andata così con una delle sue società – la Giorgio Armani Operations (Gao) – che è il braccio operativo della casa di moda nato proprio per gestire in prima persona tutte le fasi della produzione delle sue collezioni, forte di 10 siti produttivi tutti situati nel centro nord Italia e di oltre 1200 dipendenti. Il cuore della società è in via Bergognone a Milano, quartiere di via Tortona dove la casa di moda ha messo gli uffici che rappresentano il fulcro dell’impero.

Ma per capire meglio cosa è successo, e perchè Gao, è stata commissariata dal tribunale di Milano su richiesta della procura per 12 mesi per la mancanza di controlli a valle della sua produzione, bisogna muoversi dall’elegante sede milanese e spostarsi in periferia…

Continua a leggere su Milano Today

Fonte : Today