Il vero motivo che ha ispirato la nascita di OpenAI

Musk ha fondato OpenAI insieme ad Altman e Brockman, tra gli altri, nel 2015, in una fase caratterizzata da un grande entusiasmo per l’AI generato dai progressi di Google. Un mese prima della creazione della società, un programma di intelligenza artificiale di Big G, AlphaGo, era riuscito a battere per la prima volta un campione umano al complicatissimo gioco da tavolo Go. L’impresa aveva scioccato molti esperti di intelligenza artificiale, minando la convinzione che Go fosse troppo intricato perché un computer potesse padroneggiarlo in tempi brevi, e dimostrando che l’AI aveva le potenzialità per portare a termine compiti apparentemente impossibili.

Il testo della causa intentata da Musk conferma alcuni dettagli già noti sulla storia di OpenAI. Tra questi, il fatto che il miliardario fosse stato messo al corrente dei possibili pericoli dell’intelligenza artificiale durante un incontro del 2012 con Demis Hassabis, cofondatore e amministratore delegato di DeepMind, la società che ha sviluppato AlphaGo e che è stata acquisita da Google nel 2014. Ma l’azione legale ribadisce anche che Musk era in profondo disaccordo con il cofondatore di Google Larry Page sui rischi dell’AI, motivo che avrebbe portato all’allontanamento tra i due. Musk ha lasciato OpenAI nel 2018 e il suo rancore nei confronti dell’azienda sembra essere ulteriormente aumentato dopo l’incredibile successo di ChatGPT.

Rapporti compromessi

La pubblicazione delle email da parte di OpenAI ha dato vita a parecchie speculazioni circa i nomi e gli altri dettagli che l’azienda ha deciso di oscurare. Online c’è addirittura chi ha chiesto all’intelligenza artificiale di riempire gli spazi vuoti con testi statisticamente plausibili. “Ci vogliono miliardi ogni anno o potete scordarvelo. Purtroppo, il futuro dell’umanità è nelle mani di [nome oscurato]”, scrive Musk in un’email in cui discute dei progetti di OpenAI, forse riferendosi proprio a Page.

Ad ogni modo, è innegabile come i rapporti tra i cofondatori di OpenAI si siano poi incrinati con il tempo. L’obiettivo della causa di Musk è costringere la società a smettere di concedere in licenza la propria tecnologia al suo principale finanziatore, Microsoft. In un post sul blog aziendale che accompagna le email, gli altri cofondatori di OpenAI esprimono il loro dispiacere per il deterioramento delle relazioni con Musk.

Ci rattrista esseri arrivati a questo punto con una persona che abbiamo ammirato profondamente – si legge nel testo –, una persona che ci ha dato l’ispirazione per puntare in alto, salvo poi dirci che avremmo fallito, fondare un nostro rivale e farci causa quando abbiamo iniziato a fare progressi significativi verso la missione di OpenAI senza di lui“.

Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.

Fonte : Wired