Il presidente della Figc Gravina è indagato per autoriciclaggio

Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, è indagato per autoriciglaggio dalla procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta nata dopo l’invio nel marzo del 2023 di una segnalazione da parte della Dna relativa a ”presunte attività illecite”. Gravina, come tanti altri, è finita vittima degli accessi abusivi ordinati dal pm della Dna Antonio Laudati e compiuti dal finanziere Pasquale Striano, lo scandalo di dossieraggio di politici e vip a opera della procura nazionale antimafia.

Cosa sappiamo dell’inchiesta sullo spionaggio ai danni di politici e vip

L’attenzione è caduta sul numero uno dell Figc per presunte irregolarità: dall’assegnazione del bando del 2018 per il canale tematico della Lega Pro di calcio alla Isg Ginko, alla compravendita sfumata di una collezione di libri antichi nella disponibilità di Gravina nonché l’acquisto di un appartamento a Milano da parte del numero uno di via Allegri. Proprio quest’ultimo tassello del fascicolo sarà attentamente valutato dagli inquirenti in relazione alla questione di competenza territoriale e su una eventuale trasmissione alla procura meneghina del fascicolo. Accuse da cui si è difeso per due ore, durante un lungo interrogatorio davanti al procuratore Francesco Lo Voi e all’aggiunto Giuseppe Cascini. 

Il presidente della Figc nella giornata del 6 marzo è stato infatti sentito dai pm di Roma su sua richiesta per chiarire la propria posizione. Il confronto con gli inquirenti, durato circa un’ora, si è svolto negli uffici della Procura della Repubblica di Roma. “In ragione delle intollerabili strumentalizzazioni e delle ricostruzioni distorsive della verità dei fatti che lo hanno chiamato in causa negli ultimi giorni, pur non risultando indagato, Gravina ha chiesto di essere ascoltato per chiarire la sua posizione e le circostanze di cui è stato vittima”, hanno affermano i legali Leo Mercurio e Fabio Viglione. Gli avvocati di Gravina sono sereni. In una nota precisano che il presidente della Federcalcio “ha chiesto di essere ascoltato per chiarire la sua posizione e le circostanze di cui è stato vittima”. E ancora: “Documenti alla mano abbiamo chiarito tutto e siamo sereni che la verità verrà fuori in tempi rapidi”.

Fonte : Today