Matteo Arnaldi, come sempre, ha dato tutto in campo contro Shelton. Il tennista italiano è stato battuto in tre set dall’americano nei sedicesimi di finale del torneo di Acapulco. Una lotta serrata quella tra i due, in cui non sono mancati i momenti entusiasmanti, anche a giudicare dalla reazione del pubblico entusiasta. Matteo ci ha provato fino alla fine, mettendo in grande difficoltà il numero 17 al mondo, anche grazie alla sua eccezionale elasticità e fisicità.
“Dare sempre tutto”. Questo il mantra di Arnaldi ribadito anche dopo la precedente impresa sul cemento messicano contro Fritz. E anche come Shelton, Matteo è stato superlativo anche in difesa. Il campo si è trasformato in un’arena con i due giocatori che hanno dato vita ad una serie di scambi tiratissimi ed eccezionali. Uno in particolare è finito in copertina, esaltando le doti del tennista ligure che è sembrato davvero di gomma.
Arnaldi infatti ha fatto capire sin dall’inizio a Shelton che non sarebbe stato facile fargli un punto, nonostante la sua esplosività. Sul punteggio di 1-1 con Ben al servizio, l’azzurro è stato costretto a giocare sulla difensiva, alla luce dell’aggressività del suo avversario che ha subito preso la rete.
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Matteo ha rimesso la palla in campo, e ha trovato la volée di Shelton non definitiva: Arnaldi è arrivato sulla pallina e ovviamente ha tentato il pallonetto, purtroppo per lui non perfetto. A quel punto Shelton ha piazzato lo smash che sembrava definitivo, trovandosi però il muro italiano che con un quasi con un contro-smash è arrivato sulla sfera e ha messo la pallina in campo con una traiettoria velenosa.
Bravo l’americano a farsi trovare pronto e spedire la sfera dall’altra parte del campo, per un Arnaldi che ha dovuto fare un miracolo. Spaccata impressionante di Matteo che è finito con le due mani sul cemento, e ha dovuto fare una giravolta acrobatica voltando le spalle all’altra parte del campo, finendo poi pancia a terra. A quel punto Shelton avrebbe dovuto piazzare uno smash molto facile, e invece innervosito dal prolungarsi di uno scambio che avrebbe dovuto chiudere con ampio anticipo, ha tirato clamorosamente fuori. Perso un punto che avrebbe potuto portare a casa almeno tre volte.
Il sorriso di Matteo, felice per la sua prodigiosa difesa, è stato accompagnato dal boato del pubblico al momento del ritorno in panchina: premiata la sua eccezionale capacità di non mollare mai.
Fonte : Fanpage