Il ministero degli Esteri bulgaro ha convocato oggi l’incaricato d’affari ad interim dell’ambasciata della Federazione russa a Sofia, Valentin Solodkin, per fare “una démarche2 in merito alla morte di Alexei Navalny. In una nota del dicastero diramata ai media si legge che “la parte bulgara esprime la propria indignazione per la morte del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny nella colonia penale in Siberia, dove era stato ingiustamente deportato”. La parte bulgara “esorta le autorità di Mosca affinché conducano immediatamente un’indagine trasparente, approfondita e obiettiva, compreso il coinvolgimento di una commissione internazionale indipendente, per chiarire tutte le circostanze relative alla morte di Navalny”. Sofia, inoltre, sollecita “il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli altri prigionieri politici arbitrariamente detenuti per la loro opposizione all’aggressione della Russia contro l’Ucraina”. Nella nota si esprime infine “profonda preoccupazione per la continua repressione sistematica contro la società civile russa, le forze democratiche, l’opposizione politica e le voci critiche nella Federazione Russa”. Dura la reazione dell’ambasciata russa a Sofia. “La situazione inerente al caso di Alexei Navalny è una questione di carattere esclusivamente interno per la Russia e qualsiasi tentativo di esercitare pressioni sulle autorità del Paese non è altro che un’ingerenza negli affari interni”, è detto in un post sul sito Facebook dell’ambasciata russa. Durante l’incontro al ministero degli Esteri di Sofia, ha aggiunto l’ambasciata, “la parte bulgara ha espresso alcune valutazioni tendenziose riguardanti la situazione politica in Russia nello spirito degli ormai ben noti cliché occidentali”.
Fonte : Sky Tg24