Martin Scorsese:”Mia moglie ha il Parkinson e non si lamenta, mi insegna molto”

Il regista di Killers of the Flower Moon Martin Scorsese ha conversato con James Corden in This Life of Mine With James Corden, e si è aperto sulla propria vita personale parlando della malattia della moglie, la produttrice Helen Morris, affetta dal Parkinson, raccontando come questa esperienza gli abbia insegnato molto.

Nello show di James Corden gli ospiti sono invitati a parlare di ‘persone, luoghi, proprietà, musica e ricordi che li hanno resi ciò che sono’. Scorsese ha dichiarato di essersi sentito ispirato dall’incrollabile positività di Morris nel mezzo dei suoi lamenti, dicendo di ritenerla la persona più straordinaria che conosca.

“Ha la malattia di Parkinson da circa trent’anni. I miei lamenti fanno parte del mio processo creativo, e di solito è autocritico. Rendilo divertente. Non significa che non sia serio ma è anche divertente allo stesso tempo. I miei lamenti non sono nulla rispetto alla sofferenza che una condizione del genere provoca. Perciò viviamo con questo e cambia il modo in cui percepiamo la vita e tutto ciò che ci circonda”.
Nonostante Helen Morris accompagni spesso il marito sul set dei suoi film, in futuro l’età avanzata e la malattia potrebbero portare Scorsese a lavorare sempre di più vicino a casa:“Potrei doverlo fare. Ma trovo che la sua forza sia qualcosa da ammirare. Non ho mai visto una forza del genere in una persona e una così grande forza d’animo, e un modo positivo di affrontare la vita nelle peggiori circostanze, davvero brutte circostanze”.

Martin Scorsese si è sposato con Helen Morris nel 1999, reduce da quattro matrimoni precedenti con Laraine Brennan, Julia Cameron, Isabella Rossellini e Barbara De Fina. Dall’unione è nata la figlia Francesca:“Son passati trenta, trentacinque anni o quello che sia con la malattia. E così quando penso che non mi sento bene o cose del genere, la guardo e vedo radunare tutte le sue forze. E abbiamo aiuto. Ho aiuto. Ho infermiere in casa, e questo tipo di cose. Quindi, aiuta ma non è così semplice e naturalmente siamo entrati ora in quella fase della vita. La sezione degli ultimi, come si dice, gli ‘anni d’oro'”.

Scorsese sostiene che il cinema si stia evolvendo e non stia scomparendo. Killers of the Flower Moon sarà l’ultimo film?:“Non sai cosa ti succederà nella vita, quando arriva il momento, e se Killers of the Flower Moon sarà l’ultimo va bene, metto la firma. Spero di avere bei piani per un bel po’ di altri [film], se riesco ad arrivarci e mettere tutto insieme. Penso che mi piacerebbe continuare il più possibile. Devo dire che a volte è fisicamente stancante, ma ci sono molti altri straordinari registi che conosco che dicono ‘Non posso fare quei 90 giorni di riprese, ne faccio 56’ e fanno un lavoro brillante. Li ammiro”.

Non perdetevi la nostra recensione di Killers of the Flower Moon, l’ultimo film di Martin Scorsese.

Fonte : Everyeye