“La guerra può scoppiare in qualsiasi momento”: cosa rivela la nuova minaccia di Kim Jong Un

La Corea del Nord lancerà tre nuovi satelliti spia nel 2024. È la promessa del leader nordcoreano Kim Jong Un, fatta in un lungo discorso al termine dei cinque giorni di riunioni del Partito dei Lavoratori di fine anno che hanno fissato le decisioni di politica militare, politica ed economica del suo Paese per il 2024. Il presidente nordcoreano ha quindi lasciato trapelare un evidente cambio di registro per quanto concerne i rapporti tra Pyongyang e Seul. L’intenzione di lanciare nuovi missili di ricognizioni rientra nella necessità di preparare la Corea del Nord a un conflitto nella penisola coreana che potrebbe “scoppiare in qualsiasi momento a causa delle mosse sconsiderate dei nemici per invaderci”, ha detto Kim.

Il rischio di un conflitto

“Dobbiamo rispondere rapidamente a una possibile crisi nucleare e continuare ad accelerare i preparativi per pacificare l’intero territorio della Corea del Sud mobilitando ogni mezzo di forza, compresa la forza nucleare, in caso di emergenza”, ha affermato il dittatore, che ha annunciato un programma di potenziamento delle forze armate.

Secondo l’agenzia ufficiale di stampa centrale coreana (KCNA), nell’incontro sono stati annunciati piani per un ulteriore sviluppo militare nel prossimo anno, incluso il lancio di altri tre satelliti spia, la costruzione di droni senza pilota e lo sviluppo di capacità di guerra elettronica, nonché il rafforzamento delle forze nucleari e missilistiche. “Dobbiamo rispondere rapidamente a una possibile crisi nucleare e continuare ad accelerare i preparativi per pacificare l’intero territorio della Corea del Sud mobilitando tutti i mezzi e le forze fisiche, compresa la forza nucleare, in caso di emergenza”, ha affermato Kim.

Perché il satellite di Kim Jong Un ha spiato l’Italia 

La Corea del Nord quest’anno ha lanciato con successo un satellite da ricognizione e la Difesa nordcoreana sostiene che sta fornendo immagini di importanti installazioni militari statunitensi e sudcoreane. Pyongyang ha sancito il suo status di potenza nucleare nella sua costituzione e ha testato il missile balistico intercontinentale (ICBM) più avanzato del suo arsenale. Nel tentativo di scoraggiare Pyongyang, Washington all’inizio di questo mese ha schierato un sottomarino a propulsione nucleare nella città portuale sudcoreana di Busan e ha pilotato i suoi bombardieri a lungo raggio in esercitazioni con Seoul e Tokyo.

Durante l’incontro, Kim ha detto che non cercherà più la riconciliazione e la riunificazione con la Corea del Sud, sottolineando la “persistente situazione di crisi incontrollabile” che, secondo lui, è stata innescata da Seul e Washington. “Credo che sia un errore che non dovremmo più fare il considerare le persone che ci dichiarano come il ‘principale nemico’ come qualcuno con cui cercare la riconciliazione e l’unificazione”, ha dichiarato il dittatore. I rapporti tra le due Coree si sono deteriorate negli ultimi a seguito dell’intensificarsi della cooperazione militare tra Seul e gli Usa, in risposta ai ripetuti test missilistici di Pyongyang.

Fonte : Today