Nello Stato indiano scosso dalle violenze etniche inaugurato un nuovo centro di accoglienza per persone affette da austismo, morbo di Parkinson e sindrome di Down. L’apertura proprio nel giorno in cui il nuovo vescovo mons. Linus Neli ha iniziato il suo ministero a Imphal. Il nunzio apostolico mons. Girelli ha visitato un campo profughi: “Papa Francesco prega per voi”.
Imphal (AsiaNews) – Un nuovo centro di accoglienza per uomini affetti da autismo, morbo di Parkinson, demenza e sindrome di Down è stata inaugurato ufficialmente lo “Street Providence Shelter Home” l’8 dicembre al Catholic Medical Center di Imphal, il capoluogo dello Stato del Manipur. Una struttura che ha aperto i battenti proprio l’8 dicembre, lo stesso giorno in cui il nuovo arcivescovo mons. Linus Neli ha iniziato ufficialmente il suo ministero in questa Chiesa di frontiera nel nord-est dell’India, scossa da mesi dalle gravi violenze etniche tra meitei e kuki.
La consacrazione del nuovo arcivescovo è avvenuta alla parrocchia di San Giovanni Bosco nel villaggio di Senapati davanti a 10mila persone: insieme all’arcivescovo emerito mons. Dominic Lumon, che ha presieduto il rito, era presente il nunzio apostolico in India e Nepal mons. Leopoldo Girelli, che ha voluto cogliere l’occasione per portare un messaggio di unità e di pace in questo territorio ferito. Il nunzio apostolico, insieme al nuovo arcivescovo Neli, ha anche visitato personalmente un campo profughi presso l’Ideal College di Akampat, distribuendo materiale di soccorso agli sfollati. Mons. Girelli ha anche assicurato le sue preghiere per la popolazione del Manipur e ha fatto appello a tutti affinché sia evitata la violenza. La popolazione del campo profughi ha espresso la propria gratitudine per gli aiuti ricevuti.
All’inaugurazione della casa di accoglienza a Imphal erano presenti anche alcune autorità locali e Donald Fernandes, il fondatore della ong “Street Providence Goa” che ha reso possibile la struttura. Nel suo discorso inaugurale, mons. Girelli ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa e ha portato il saluto di papa Francesco, assicurando che il pontefice segue con preoccupazione le vicende del Manipur e prega per la pace in questa regione. Il nunzio apostolico ha anche sottolineato che questa casa è per la gente del Manipur, senza distinzioni, e per questo merita di essere sostenuto dalle autorità competenti.
Fonte : Asia