In Guardiani della Galassia Vol. 3 il doloroso passato di Rocket Raccoon risale a galla, mostrandogli ancora una volta l’origine di tutte le sue fragilità: una narrazione commovente che ha visto come interprete Bradley Cooper nei panni del procione membro degli eroi galattici.
Se Guardiani della Galassia non è stato di certo una pellicola facile da digerire, fortemente animalista e dolorosa, anche per Cooper l’interpretazione di momenti tanto delicati non è stata semplice. In particolare, nella scena in cui Rocket tenta di fuggire dalla navicella dell’Alto Evoluzionario, il genetista folle per punirlo dalla sua disobbedienza uccide tutti i suoi amici, l’unica famiglia che Rocket avesse mai avuto. La morte dei suoi cari provoca nel personaggio un dolore immenso e quello stesso dolore ha portato Cooper a rivivere la morte del padre per interpretare al meglio Rocket Raccoon sul grande schermo: “L’unica cosa con cui posso identificare l’urlo di dolore di Rocket alla morte dei suoi amici è il suono che ho sentito uscire dalla mia bocca quando mio padre è morto – ha detto l’attore e doppiatore – mi sono sentito nudo dopo averlo fatto“. Un momento di vulnerabilità che ha reso il personaggio di Rocket Raccoon così profondamente umano: l’attore è da sempre molto legato al personaggio, tanto che Cooper si è travestito da Rocket per Halloweeen!
Guardiani della Galassia 3 rappresenta un punto molto importante per l’MCU: con il terzo film James Gunn ha salutato il franchise e i Guardiani che ritorneranno più avanti nella saga. Un grande successo al botteghino che però non si sposa con le critiche dei fan che accusano Guardiani della Galassia Vol.3 di essere pieno zeppo di buchi di trama.
Fonte : Everyeye